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Le emozioni della narrativa. Con Mauro Novelli, autore dell'Antologia "L'emozione della lettura", Gi

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Videolezioni di Antologia – Narrativa

Giuseppe Iannaccone e Mauro Novelli introducono alcuni generi della narrativa, approfondendoli anche con l'analisi di autori e brani specifici.

  1. Le emozioni della narrativa – «La lettura è il viaggio di chi non può prendere un treno», ha scritto il drammaturgo francese Francis de Croisset. Be', quale migliore occasione per intraprendere questo viaggio, ora che dobbiamo trascorrere qualche giorno in casa? Che aspetti? Scegli un romanzo o un racconto che ti ispiri, che ti incuriosisca, che ti emozioni. E poi segui le istruzioni di un grande esploratore della fantasia, Italo Calvino (hai mai raggiunto le sue Città invisibili, per esempio?). «Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto. La porta è meglio chiuderla; di là c’è sempre la televisione accesa. […] Prendi la posizione più comoda: seduto, sdraiato, raggomitolato, coricato. […] Regola la luce in modo che non ti stanchi la vista. Fallo adesso, perché appena sarai sprofondato nella lettura non ci sarà più verso di smuoverti. […] Cerca di prevedere ora tutto ciò che può evitarti d’interrompere la lettura. […] Che c’è ancora? Devi far pipì?».
  2. Il giallo e l'horror – Voglia di emozioni forti e battiti accelerati? Bisogno di sgranchire le gambe dei tuoi neuroni? L’appuntamento di stamattina fa al caso tuo: misteri, mostri, delitti, suspense… Lasciati guidare nel mondo del giallo e dell’horror e poi sperimenta i brividi che fanno affiorare le pagine di autori come Agatha Christie, Edgar Allan Poe e Stephen King...
  3. Bram Stoker, Dracula – La tua stanza è ben chiusa a chiave, stai giusto scrivendo qualche riga sul tuo diario. Solo che non sei nella tua confortevole casa, ma in un oscuro maniero in Transilvania. Quello che accade al di là della porta non è per niente rassicurante. Non sai esattamente che cosa sia, e questo rende ancora più terrorizzante quello che immagini. Lasciatevi trasportare a fianco di Jonathan Harker dal professor Novelli!
  4. La narrativa storica - La narrativa storica presenta una fisionomia ibrida, tutta da scroprire: in essa si fondono l’invenzione, la creatività dello scrittore e la rappresentazione di situazioni o personaggi effettivamente esistiti. La domanda che sorge spontanea è: possiamo imparare la storia leggendo un romanzo?
  5. La narrativa di formazione – Che cos’è la narrativa di formazione? Dal nome, nulla di buono, penserai. E invece, come ci spiega il professor Novelli in questo breve video, i romanzi che appartengono a questo genere sono quelli più vicini a te, perché raccontano un processo di trasformazione, di crescita, di maturazione… e i protagonisti sono spesso ragazzi e ragazze della tua età. Non ci credi? Prova a leggere queste righe di Enrico Brizzi, tratte da Jack Frusciante è uscito dal gruppo: «[…] perché dovrei sacrificare i momenti di serenità che mi vengono incontro spontaneamente lungo la strada? Perché dovrei buttarli in un pozzo se fanno parte anche loro del fine a cui tendere? Se un pomeriggio posso andare a suonare o uscire con una ragazza che mi piace, perché cavolo devo starneme in casa a trascrivere le versioni dal traduttore o far finta di leggere il sunto di filosofia? La realtà è che mi trovo costretto a sacrificare il me stesso diciasettenne felice di oggi pomeriggio a un eventuale me stesso calvo e sovrappeso, cinquantenne soddisfatto […]».
  6. Elena Ferrante – La famiglia non si sceglie, gli amici sì. E proprio attraverso il confronto con gli amici nascono il senso di giustizia, la morale, la fiducia in noi stessi. Mauro Novelli ci porta tra le pieghe di un’amicizia speciale, che nasce da un gesto semplice e inatteso, quello di Lila che senza dire una parola si ferma ad aspettare Lenù spaventata e la prende per mano. Un’amicizia che dura una vita – ben prima dell’avvento di Facebook e degli smartphone! – e che accompagna due persone durante il loro cammino nel mondo.
  7. La narrativa di viaggio – «Sembra esserci nell’uomo, come negli uccelli, un bisogno di migrazione, una vitale necessità di sentirsi altrove». Lo scrive Marguerite Yourcenar, una grande esperta di viaggi (anche nel tempo!): ci rendiamo conto di quanto abbia ragione proprio nel momento in cui siamo limitati nella nostra libertà di movimento. Altra vitale necessità, potremmo aggiungere, è quella di condividere le immagini, gli odori, le paure, le illuminazioni che capitano in ogni cammino verso l’“altrove”: sarà per questo che la letteratura di viaggio è sempre stata prolifica?
  8. Bruce Chatwin – Si viaggia per i motivi più disparati: Bruce Chatwin, per esempio, intraprese il suo viaggio in Patagonia alla ricerca di un brontosauro. Ebbene sì: un brontosauro e un parente navigatore. Iniziò così un’avventura zaino in spalla, fatta di alloggi di fortuna, albe ma soprattutto di incontri, che raccontò in un libro uscito nel 1977. Come ci dimostra Mauro Novelli in questa “lezione in pillole”, chi legge In Patagonia ne diventa insieme prigioniero e viaggiatore, viene risucchiato in una terra, ancora primitiva e selvaggia: provare per credere. 
  9. Andre Agassi, Odio il tennis – «Il drago respira, ha un cervello, una volontà, un cuore nero – e una voce terrificante. […] Mano a mano che la pressione aumenta nella sua gola inizia a mugolare e quando la palla gli sale lentamente alla bocca urla». No, non è il mostro di un libro fantasy, ma la diabolica macchina lanciapalle messa a punto dal padre di Andre Agassi per farlo allenare: altrimenti come sarebbe potuto diventare l’incredibile tennista che è stato? Mauro Novelli ti porta sulla terra rossa per mostrare come il campo di gioco, a volte, somigli a un campo di battaglia.

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