Alessandro Schiesaro, Orazio Portuese e Francesca Romana Berno autori del corso Treccani Giunti TVP Tua vivit imago curato da Francesco Ursini, riflettono sull’importanza di leggere ancora oggi alcuni autori latini.

Il ciclo comprende due webinar: 

•  Alessandro Schiesaro, Lucrezio, perché leggerlo oggi: immaginazione poetica e princìpi filosofici, un modello che attraversa le epoche – Un grande lettore contemporaneo di Lucrezio, Italo Calvino, ha scritto che il De rerum natura è «la prima grande opera di poesia in cui la conoscenza del mondo diventa dissoluzione della compattezza del mondo, percezione di ciò che è infinitamente minuto e mobile e leggero». Questa “dissoluzione” si dipana attraverso l’incastro tra il grande e il piccolo, tra atomi e composti atomici, tra lettere, parole e versi. Ricondotto ai suoi fondamenti primi, l’universo poetico di Lucrezio riflette la complessità dell’universo fisico e ne propone una lettura rivoluzionaria.
   
• Orazio Portuese, Orazio e Virgilio, perché leggerli oggi: la poesia antica e lo sguardo sul presente – Come per ogni grande classico della letteratura mondiale, incontrare Orazio e Virgilio significa imparare a guardare la realtà da una prospettiva diversa: sulla scorta della propria esperienza, Orazio invita i suoi lettori a uno stile di vita autonomo e autosufficiente, libero tanto dai pregiudizi intellettuali quanto dalle convenzioni sociali; dando voce al punto di vista di ciascun personaggio, Virgilio invita a problematizzare le proprie convinzioni e le proprie scelte, recuperando una visione più sfaccettata e profonda della vita.
   
• Francesca Romana Berno, Seneca, perché leggerlo oggi: maestro di vita o autore ricco di contraddizioni? – Nonostante, o forse grazie alla sua figura contraddittoria, Seneca conosce una fama amplissima anche tra i non specialisti, a cui è nota soprattutto la morte dovuta a Nerone. Questo fascino indubbio trova conferma nelle opere, che, anche a prescindere dal sostrato filosofico, rimangono attuali e coinvolgenti per i lettori di ogni tempo, e soprattutto dei tempi di crisi. A ciò contribuiscono non solo le tematiche, come la brevità della vita e l’angoscia di vivere, ma anche lo stile, non argomentativo ma diretto, pungente e paradossale.